Santa Maria al Bagno è una piccola ma caratteristica località affacciata sul mar Ionio a pochi km da Santa Caterina, Gallipoli e da Nardò, di cui è una delle tre marine. Sotto le sue case che si dispongono a ferro di cavallo lungo il porto, si nascondono i resti del antichissimo porto di Nardò, forse di origine messapica. Anche se è una piccola località turistica, Santa Maria al Bagno conserva una lunga storia, infatti durante la Seconda Guerra Mondiale i suoi cittadini nascosero nelle loro case molte ebrei e a testimonianza di ciò è nato il Museo della Memoria e dell'Accoglienza, per non dimenticare il passato di Santa Maria al Bagno e della città di Nardò che ha ricevuto l'onorificenza della Medaglia d'Oro al Valor Civile.

La storia di Santa Maria al Bagno ci racconta che dopo secoli di completo abbandono nella zona, a poche centinaia di metri dal mare, cominciarono a sorgere delle splendide residenze signorili, utilizzate da parte delle famiglie nobiliari come residenze estive. Ma la ricostruzione vera e propria inizia solo sul finire del XIX secolo ad opera di alcuni cittadini dalla vicina Nardò, che decisero di investire per renderla una località balneare e di villeggiatura.

Uno dei luoghi più conosciuti è la Torre del Fiume di Galatena o "Le Quattro Colonne" antica torre di avvistamento del Salento costruita nel XVI secolo per difendere il territorio dagli assalti dei Saraceni. Oggi, il simbolo di Santa Maria al Bagno richiama molti turisti grazie alla presenza di un ristorante.